Nella ginnastica ritmica la competizione avviene attraverso prove a punteggio, il quale è assegnato da una giuria. Il punteggio è dato da tre componenti, "Difficolta'", "Composizione" ed "Esecuzione", valutate attraverso le seguenti variabili:
1. Difficoltà di corpo (D1);
2. Difficoltà d'attrezzo (D2);
3. Composizione (A);
4. Esecuzione (E).
Ognuna di queste variabili può raggiungere un massimo di 10 punti. Ogni componente della giuria valuta una sola fra le variabili. Il punteggio è dato dalla somma della media dei punteggi D1 e D2, della composizione e dell'esecuzione, come riassunto nella formula seguente: ((D1+D2)/2)+A+E. Di conseguenza, il massimo raggiungibile è 30 punti.
Difficoltà corporee
Per l'assegnazione del valore D1 vengono valutate le difficoltà di corpo, cioè una serie di specifici elementi tecnici: salti (biche o cervo, salti cosacchi, divaricate, enjambé, ecc), equilibri (eseguiti su un avampiede o su un ginocchio e mantenuti per 3 secondi), pivot (giri su un avampiede, gamba libera in vari atteggiamenti, gamba di terra tesa o flessa), souplesse (elementi di scioltezza). Tutte le difficoltà sono codificate e vengono aggiornate periodicamente. Per essere valide, esse devono essere eseguite in relazione ad un movimento d'attrezzo. Ogni attrezzo richiede una maggioranza di due gruppi corporei rispetto agli altri:
" fune: salti e giri
" cerchio: equa distribuzione tra i diversi gruppi corporei;
" palla: souplesse e salti
" clavette: equilibri e giri
" nastro: pivot e salti.
Difficoltà d'attrezzo
Il valore D2 è composto dal maneggio d'attrezzo in relazione al corpo, cioè da "cap" (coordinazioni artistiche particolari) e da maestrie (piccoli, medi e grandi lanci). Per ogni attrezzo sono riconosciuti gruppi di elementi specifici e gruppi generali, che sommati tra loro danno luogo al punteggio D2.
Un paio di esempi per chiarire:
" I saltelli nell'esercizio alla fune valgono un punteggio di 0,10; però i saltelli eseguiti con la fune che gira all'indietro valgono 0,20.
" Una ginnasta in genuflessione con il cerchio appoggiato sulla gamba dietro, che lancerà il cerchio mediante slancio della gamba, si vedrà conteggiare: lancio da terra + fuori dal campo visivo (il cerchio è dietro la testa) + senza l'aiuto delle mani, che sono tre elementi, per un totale quindi di 0,30 punti.
Ogni ginnasta deve presentare alla giuria una fiche, nella quale vengono segnalate, attraverso un codice grafico prestabilito, le difficoltà D1 e D2, su 2 colonne separate, che la ginnasta dovrà eseguire, che concorreranno al calcolo del D, specificandone l'esatta successione. Se per un qualsiasi motivo la ginnasta non esegue la difficoltà, viene penalizzata anche per l'errata successione in fiche. Se invece la ginnasta non esegue la difficoltà in maniera corretta, la difficoltà non viene considerata. Il numero delle difficoltà dichiarabili è fissata in base all'età e al tipo di competizione.
Composizione
Al valore di composizione A concorrono:
-la musica, di cui viene valutata la scelta, che deve presentare varietà;
-la coerenza stilistica dell'esercizio rispetto al tema musicale;
-l'esecuzione a tempo con la musica;
-la composizione di base, cioè il modo in cui la ginnasta si muove in pedana (si dovrebbe occupare tutto lo spazio disponibile);
-la varietà di maneggio d'attrezzo;
-la varietà della scelta degli elementi corporei;
-la varietà delle difficoltà;
-l'equilibrata distribuzione delle difficoltà nell'esercizio.
Esecuzione
Per ottenere il valore E di esecuzione, infine, viene valutato il grado di correttezza con cui la ginnasta esegue l'esercizio: si parte dai 10 punti, e ad ogni errore (fallo) di corpo o d'attrezzo viene scalata una certa penalità.